Tra le costruzioni civili ed industriali – come possono già anticipare i rispettivi nomi – esistono delle differenze che partono dalla loro definizione fino ad arrivare ai progetti e alle costruzioni. Ognuna delle due, infatti, segue degli iter diversi, ciascuno con regole e procedimenti propri.
Come prima cosa, per fabbricati civili si intendono quelli destinati ad uso residenziali, negozi, magazzini, autorimessa; rientrano in questa categoria anche supermercati, banche, chiese, ospedali, stazioni che hanno un mercato più ristretto e sono di proprietà pubblica.
In altre parole, dunque, sono incluse nella categoria civile le costruzioni per le quali è esclusa una diretta utilità ai fini del processo produttivo aziendale.
I fabbricati industriali, al contrario, rientrano a pieno nelle costruzioni impiegate nel processo produttivo aziendale, comprendono quindi fabbricati e stabilimenti con destinazione industriale, opere idrauliche fisse, piazzali e recinzioni, oleodotti, magazzini e altre opere murarie.
Per poter costruire qualsiasi struttura è necessario che il proprietario del terreno abbia il permesso di edificare.
Questa autorizzazione viene rilasciata solo da Comune di pertinenza in seguito alla presentazione del progetto redatto da professionista abilitato: geometra, ingegnere, architetto ed il progetto deve essere in linea con le norme del Piano Regolatore del comune interessato.
E’quindi questa la fase fondamentale che precede l’inizio dei lavori veri e propri che prosegue con l’analisi del sito attraverso un’indagine geologica del terreno.
La realizzazione di edifici civili e industriali non presenta grosse differenze: si seguono diversi passi che se eseguiti nella maniera corretta, portano ad un lavoro bene eseguito e nei tempi concordati.
Alla presentazione del progetto in Comune segue l’allestimento del cantiere con il trasporto dei macchinari, del materiale e le attrezzature utili per la realizzazione degli edifici civili e industriali.
Dopo la realizzazione delle fondazioni (struttura che sosterrà l’edificio) la realizzazione degli edifici civili e industriali procede con la costruzione dei piani e la successiva copertura.
Una volta costruiti tetto e muri si procede con gli impianti allacciamento per telefono, luce, gas, acqua). Le ultime fasi riguarderanno poi intonaco di pareti e soffitti.
Tre le costruzioni industriali va sottolineato che quelle eseguite in muratura sono più costose, mentre in alternativa ci sono i prefabbricati in cemento armato e in acciaio. Questi ultimi hanno il vantaggio di essere leggeri al trasporto e anche facili allo smaltimento in caso di cambiamento di luogo o zona, ad esempio, del capannone industriale.
Inoltre, tra queste vanno iscritte anche le costruzioni leggere che comprendono tettoie, baracche, costruzioni precarie e simili: essi possono includere anche gli edifici realizzati su suolo altrui sulla base di un diritto di superficie.
Le costruzioni civili – dato il loro fine, escluso dalla sfera industriale – seguono una costruzione invece adatta alla loro tipologia, avvalendosi di materiali capaci di soddisfare le richieste di chi poi andrà ad abitarci che – come abbiamo visto – sono ben diverse da quelle dei lavoratori o operai industriali.
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